Konkubinat w polskim ustawodawstwie diecezjalnym w latach 1918-2004

Abstract

La legge polacca negli anni 1918-2004 comprende nel complesso i decreti provenienti da alcune decine di concili. Nella maggior parte dei decreti ci si trovano i regolamenti di legge che riguardano il concubinato. Solo alcuni concili hanno deliberato le leggi che erano più dettagliate rispetto a quelle che sono comprese negli atti legali del diritto canonico pubblico. Il risultato dei suddetti decreti era che la manifestazione pubblica del concubinato veniva inserita nella categoria dei peccatori pubblici (publici peccatores). Di seguito a tali persone si vietava di ricevere i sacramenti finchè non si riconciliavano con la Chiesa. Inoltre non potevano adempiere all'incarico di padrino o di madrina o testimone durante il battesimo. Molti concili hanno fortemente accentuato il fatto che i concubini pubblici dovrebbero essere privati dalie ossequie ecclesiastiche se prima della morte non hanno dato alcun segno di pentimento o se la loro ammissione alle ossequie ecclesiastiche potesse suscitare uno scandalo dei fedeli. Hanno anche ricordato che dal concubinato pubblico o notorio sorgeva l'impedimento di pubblica onestà (impedimentum publicae honestatis), che rendeva nulle le nozze nel primo grado della linea retta tra l'uomo e le consanguinee della donna e vice versa (nel Codice del Diritto Canonico del 1917 l'impedimento rendeva nulle le nozze fino al secondo grado). I clerici che stavano nel concubinato compivano il delitto contro gli obblighi speciali (delictum contra speciales obligationes), per il quale erano previste delle severe pene ecclesiastiche (p.es. sospensione, dimissione dallo stato clericale). I legislatori particolari accorgendosi del pericolo per l'istituzione del matrimonio e della famiglia suggerivano la necessità di aumentare l'assistenza pastorale per i fedeli, i quali per vari motivi si rifiutavano di contrarre un matrimonio canonico.