Ostatnia misja Lorenzo Lauriego w Polsce. Próba ujednolicenia przepisów o zmianie wyznania oraz uznawanie kościołów i kwalifikacji religijnych w 1927 r.

Abstract

Nel 1927 il governo del cosiddetto "risanamento" arrivò molto vicino a riordinare le questioni confessionali. Purtroppo il lavoro intrapreso da Dobrucki e Okulicz fu efficacemente bloccato dalle azioni della nunziatura, in cui svolse un ruolo particolare il nunzio Lorenzo Lauri. Egli avrebbe dovuto lasciare la Polonia dopo la nomina a cardinale e le solennità celebrate il 23 dicembre 1926 e il 25 gennaio 1927. Tuttavia, l'inaspettata notizia dei lavori governativi per introdurre due disposizioni (sul riconoscimento delle associazioni di confessione e sul cambiamento di confessione) richiesero un prolungamento della permanenza di Lauri nella Repubblica di Polonia. La sua ultima missione fu quella di mantenere la posizione della Chiesa cattolica, posizione che fu confermata dalle norme concordatarie, di cui il nunzio Lauri fu il principale fautore. I tentativi intrapresi da parte governativa (da Aleksander Meysztowicz e Władyslaw Skrzynski) per arrivare ad un accordo con la Chiesa cattolica non ebbero successo. Dalla metà del 1927 divennero coordinatori delle azioni della Chiesa cattolica Carlo Chiarlo e il cardinale August Hlond. Il prolungarsi delle trattative portò effetti visibili. lnizialmente si aspettò l'arrivo del nuovo nunzio, poi si lavorò in una commissione bilaterale. Infine, dopo una ferma presa di posizione del segretario di Stato Pietro Gasparri e di papa Pio XI, il governo della Repubblica Polacca alla metà del 1929 rinunciò a proseguire i Iavori sul progetto.